La storia di Torre San Giovanni (marina di Ugento, a 5 km) è tutta racchiusa nel suo nome e nell’area del porto turistico che fa da location. Non accontentavi, perciò, di leggerla su di una guida turistica, ma fatelo con i vostri occhi.
Secoli e secoli scorreranno sotto il vostro sguardo se osserverete, innanzitutto, quella torre cinquecentesca con la trama a scacchiera, bianca e nera, che custodisce, al suo interno, l’immagine affrescata di San Giovanni. Ora, però, che avete ben chiara l’origine del toponimo, sappiate che c’è ancora tanto da sapere.
Siate curiosi, perciò, e chiedetevi, ad esempio, quale fosse l’antica funzione della struttura e quale sia quella attuale. Fu fatta innalzare, infatti, da Carlo V, per difendere la località dagli attacchi dei Saraceni. Oggi, in un certo senso, ha conservato questo carattere “protettivo”: è sede della Guardia costiera e Faro della Marina militare, dunque baluardo per quei naviganti che, spesso, corrono il rischio d’imbattersi nelle terribili secche (e questo spiega la sua particolare “veste” che la rende visibile a grandi distanze)
Ma la torre è anche un importante spartiacque, nel vero senso della parola, perché sorge su un promontorio che è la linea divisoria ideale tra il litorale roccioso, a nord, e quello sabbioso a sud (entrambi bagnati dalle limpide acque dello Ionio). Da lassù, l’antica struttura d’avvistamento guarda tutti dall’alto in basso: le antiche mura messapiche ai suoi piedi (cornice di numerosi eventi estivi e del presepe natalizio) e quel porto, appunto, dove approdavano le navi romane e si svolgevano fiorenti commerci.
Se pensavate che Torre San Giovanni fosse solo mare e divertimento, beh, ora vi sarete certamente ricreduti.
Fonte: https://www.salento.info/42-cera-una-volta-torre-san-giovanni/
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